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Laura Longhitano Ruffilli

Laura Longhitano Ruffilli è nata a Milano dove vive e lavora.
Avendo avuto la fortuna di incontrare il Maestro Aldo Fornoni, massimo esecutore in Italia della Pittura Pastello Cretoso, si dedica a questo tipo di tecnica pittorica a lei congeniale avendo in precedenza dipinto a olio e a tempera. Si è specializzata nel ritratto, per il quale il pastello è la tecnica ideale per l'immediatezza, la freschezza e la trasparenza dell'esecuzione.

RECAPITI

Laura Longhitano Ruffilli
Via P. Mascagni, 15 - 20122 Milano
Tel. +39 02.796492 - Cell. +39 349.2864547

I Pastelli di Laura Longhitano Ruffilli

Il pastello cretoso, chiamato anche pastello soffice o secco, ha avuto larga diffusione in Europa tra la fine del ‘600 e durante tutto il ‘700 , sopratutto nel ritratto.
Precedentemente , nel XVI e XVII secolo, veniva usato prevalentemente per tracciare le linee di composizione di affreschi e dipinti.
Nel ‘700, grazie alla pittrice veneziana Rosalba Carriera, è valorizzato come arte pittorica d’eccellenza per il ritratto, e diffuso in tutta l’ Europa, in particolare in Austria, Germania e Gran Bretagna.
Nell’’800 , l’interesse per il pastello diminuisce e torna ad essere considerato come una tecnica più vicina alla grafica che non alla pittura.
Nel ‘900 , si ha un nuovo interesse per il pastello come arte pittorica,foriera di risultati innovativi sopratutto grazie agli impressionisti francesi, in particolare a Degas, ma anche a Odilon Redon e Mary Cassat.
La figura in Degas e il ritratto in interni domestici in Cassat, sono i soggetti più pittorici e interessanti .
Nella seconda metà del ‘900,il pastello soffice conosce una nuova fioritura, anche in virtù delle associazioni di pastellisti, che contribuiscono a mantenere viva e divulgare l’ arte del pastello.
Tra i pastellisti, come tra gli acquerellisti,si diffonde l’ attitudine per la pittura di paesaggio all’ aperto come per il ritratto dal vivo.
Il pastello soffice è duttile, fresco,immediato;le nuances ottenibili sono molteplici, poiché il pastello cretoso si crea impastando pigmenti con gesso o argilla e i diversi dosaggi, determinano le variazioni di tonalità.
Gli effetti sfumati si hanno attraverso le velature e la calibrata intensità nella distribuzione del colore.
I pastelli di Laura Longhitano Ruffilli,allieva del maestro Aldo Fornoni, sono paesaggi , nature morte e ritratti che ben rappresentano l’ arte del pastello soffice nella delicatezza del tocco e nelle trasparenze, come nella suggestiva intensità cromatica.
Le marine all’imbrunire, si caratterizzano per i sorprendenti contrasti di luminosità e di toni.
In una marina che ritrae alcuni “ pescatori della battigia”,l’ azzurro vellutato del mare ben si accorda con un cielo nuvoloso, in cui aperture di bianco e di azzurro conferiscono al paesaggio l’umbratile luminosità di un pomeriggio coperto.
Pregievole il paesaggio nevoso,in cui la gamma dei bianchi, dal candido al perlaceo, definiscono l’ insieme, la profondità, le ombre prospettiche.
Nelle nature morte, la luce si espande dal centro ,che è anche il punto focale dell’ opera.
Si evidenzia l’ uso virtuoso del colore della carta negli sfondi grigi, che valorizza, per contrasto, i colori della composizione.
Nella natura morta con frutta, la luce si irradia dall’ alto e si legge nel lucore riflettente della buccia della pera e nei chiari sfumati, che acquistano luminosità proprio dal contrasto con le ombre dello sfondo,accentuate da rapidi e leggerissimi tocchi di nero.
Rapidi passaggi di nero e qualche sfumatura di bianco,definiscono il tavolo su cui sono appoggiati un grande grappolo d’ uva, una bottiglia d’ acqua e una pesca; nella bottiglia, a forma d’ ampolla, la luce si irradia in leggieri tocchi di bianco.
Eleganti quanto magistrali, i pastelli di Laura Longhitano Ruffilli si avvalgono di un’ ottima tecnica e suggeriscono un’impressione immediata quanto evocativa.
Nel ritratto, l’artista esprime l’acutezza d’ osservazione quanto la delicata sensibilità percettiva.
L’accuratezza della realizzazione e la ricerca delle potenzialità pittoriche del pastello soffice sono le caratteristiche tecniche leggibili ad un’attenta considerazione delle opere;l’ effetto immediato che comunicano, è la gioia o la letizia di un momento di vita, come nei ritratti dei nipotini, delle figlie o nell’autoritratto dell’ artista.Il volto dell’anziano pescatore, che guarda stupito al di sopra degli occhiali da vista, è un esempio magistrale di lirico realismo : l’ armonia cromatica dei colori caldi e vellutati e l’espressione attenta e vagamente sorpresa dello sguardo ne fanno rivivere con immediatezza lo stato d’animo del momento in cui è stato ritratto.
L’ anima si legge nello sguardo e nell’espressività dei volti , lievemente soffusa in velature impalpabili e luminose.

Lia Briganti

MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE
  • 1999
    • Collettiva alla Società Umanitaria di Milano
  • 2000
    • Collettiva Sala Comunale Milano 2
  • 2002
    • Gruppo Artistico Mediolanum
  • 2003
    • Collettiva Sesto S. Giovanni
    • Collettiva Galleria Comunale l'arte "Leonardo da Vinci", Cesenatico
    • Personale Vernice Arte Fiera di Forlì
    • Collettiva Pastellisti Italiani, Ravenna
  • 2004
    • Collettiva Arte Fiera, Forlì
    • Personale Club Francesco Conti, Milano
    • Personale Centro Culturale S. Anna, Forlì
GALLERIA


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RASSEGNA CRITICA

FORLI’ - Succede, nel variegato contenitore dell’arte, di incontrare artisti che fanno della tecnica un’autentica virtù, hanno davvero sviluppato un talento in questo settore, e le loro opere parlano il linguaggio dell’arte pura.
E’ il caso delle opere della pittrice e ritrattista Laura Longhitano Ruffilli, che ha allestito una bella mostra di pastelli alla galleria Sant’Anna fino al prossimo 2 aprile. Pastellista eccelsa, la Longhitano ha avuto tra i propri maestri l’artista Aldo Fornoni, uno dei massimi esecutori in Italia della pittura a pastello cretoso; da anni l’artista si dedica a questo tipo di tecnica a lei particolarmente congeniale, avendo, in precedenza dipinto ad olio e a tempera. Fra le opere nelle quali si è specializzata, va citato il genere del ritratto, di cui il pastello consente una realizzazione fresca, immediata, dall’esecuzione trasparente ed evocativa. In mostra alla Sant’Anna, significativi sono i ritratti di bimbi, di cui l’artista coglie le leggere sfumature dell’incarnato, realizzate tramite sapienti contrasti cromatici, in una summa di atteggiamenti che sono quelli tipici dell’infanzia. Morbide e delicate anche le rappresentazioni dei volti femminili, nei quali la Longhitano esprime tutto il virtuosismo che il pastello su carta consente, riflettendo la luminosità degli sguardi, la vivida espressività dei, volti, la connotazione attenta delle espressioni.
Ma anche nature morte e paesaggi caratterizzano la produzione di questa artista, che pare utilizzare i colori assecondandone le peculiarità, e riproponendo atmosfere e profondità: “In una marina che ritrae alcuni pescatori sulla battigia, l’azzurro vellutato del mare ben si accorcia con un cielo nuvoloso, in cui aperture di bianco e di azzurro conferiscono al paesaggio l’umbratile luminosità di un pomeriggio coperto”, scrive Lia Briganti sul pieghevole che correda la mostra. Delicata osservatrice dell’animo umano, così come dei mutamenti del paesaggio, capace di infondere alle proprie opere un luminismo sereno e ben calibrato, Laura Longhitano caratterizza i propri pastelli per l’armonia che armonizza trasparenze e sfumature, per la neutra connotazione degli sfondi, per i passaggi cromatici quanto mai intensi e delicati al tempo stesso.

Silvia Arfelli
La Voce di Romagna - 31 marzo 2004

FORLI' - L’Associazione culturale Sant’Anna espone fino al 2 aprile “I pastelli”, rassegna di opere dell’artista milanese Laura Longhitano Ruffilli. Formatasi alla scuola del Maestro Aldo Fornoni, specialista italiano della pittura pastello cretoso, la pittrice, che aveva finora usato l’olio e la tempera, scopre quanto quella tecnica le sia congeniale, tanto da abbandonare ogni altra modalità esecutiva. I ventisei quadri in mostra attestano la perizia raggiunta nell’affrontare ogni tematica, dalla natura morta, al paesaggio., dalla figura al ritratto.
Attenta alle modulazioni e rispondenze cromatiche, l’autrice abbina con cura il colore della carta supporto a quello dominante nel quadro, riuscendo a creare atmosfere specifiche ad ogni sua realizzazione. La lunga frequentazione del pastello e indubbie doti segniche perfezionate da tale esperienza determinano una delicatezza d’interventi, che esalta l’esattezza della raffigurazione, e generano passaggi tonali e effetti di trasparenze, liberando il pastello delle pesanti contingenze della materialità.
Anche la gamma coloristica e i vari accostamenti che ne derivano contribuisce sovente a porre il soggetto pittorico in un’aura particolare che lo sottrae alla banalità insita nella sua natura, come avviene nei tre splendidi cavoli verza poggiati su un piano blu elettrico.
Con altrettanta minuzia esecutiva, Laura Longhitano Ruffilli rappresenta varie tipologie di paesaggi, di cui alcuno si colora delle sue emozioni, come “Gregge in Sicilia”, vera sinfonia in blu. Alle marine, colte al tramonto sotto un cielo parzialmente annuvolato, succedono i lidi di pescatori di vongole e la dolcezza dell’ambiente equoreo veneziano. Ma l’artista palesa una particolare disposizione per il ritratto, nel quale, oltre ad assicurare una buona somiglianza, riesce a trasmettere vibratile vita, infondendo ad ognuno una precipua espressività. Attratta da soggetti caratterizzati per razza, come “Donna indiana” o “Vecchio Afgano”, la pittrice si applica pure con successo a rendere con analogo lirismo attimi del vivere dei suoi familiari, coniuge, figlie e nipotini, di cui sa comunicare l’ingenua e spontanea gioia.

Odette Gelosi
Corriere di Forlì - 30 marzo 2004

Laura Longhitano Ruffilli è una pittrice milanese (espone fino al 2 aprile alla Galleria S. Anna, Via S. Anna, 37) che traduce il suo mondo pittorico attraverso il pastello cretoso, tecnica, questa, appresa dall’artista Aldo Fornoni l'esecutore di maggior prestigio in Italia in questo settore. La pittrice si esprime secondo i modi della pittura figurativa; i suoi soggetti preferiti sono i ritratti, anche se realizza, con egual perizia, nature morte e paesaggi. Al ritratto l’artista dedica particolare attenzioni, sia nella cura dei particolari sia nell’osservazione introspettiva sempre filtrata dalla sua sensibilità del personaggio rappresentato. Il pastello permette poi di addolcire toni e segni in modo che l'immagine risulti come avvolta in un’atmosfera sognante e, forse, vagamente misteriosa. Proprio com'è misteriosa la realtà umana.

Rosanna Ricci
Il Resto del Carlino - 28 marzo 2004


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